Il tumore del pancreas è una malattia che si sviluppa nell’omonimo organo, una ghiandola dalla forma allungata.
Il pancreas è un complesso organo con funzioni sia ormonali che digestive lunga circa 18-20 cm, situato in profondità nell’addome tra lo stomaco e la colonna vertebrale. È suddiviso in tre parti: la più grande viene chiamata “testa”, quella centrale è detta “corpo” e la parte più sottile, che si protrae fin verso la milza, è denominata “coda”.
Il tumore della testa del pancreas causa rapidamente ittero da ostruzione delle vie biliari ed è spesso diagnosticato in fase di malattia locale o loco-regionale. I tumori del corpo e della coda, al contrario , sono scarsamente sintomatici in fase iniziale e anche quando i sintomi sono presenti, si tratta di disturbi piuttosto vaghi, che possono essere interpretati in modo errato sia dai pazienti che dai medici. Per questi motivi la diagnosi spesso arriva quando la malattia è già estesa.
- perdita di peso e di appetito
- ittero
- dolore alla parte superiore dell’addome o alla schiena,
- debolezza
- nausea o vomito , dimagrimento
Quando c’è il sospetto di un tumore del pancreas si possono effettuare diversi esami per verificare se il dubbio sia fondato. Ricordiamo però che il tumore del pancreas non dà segni di sé fino a quando non ha raggiunto dimensioni notevoli o ostruisce i dotti biliari o vasi importanti. Ciò, insieme alla posizione e ai rapporti dell’organo con gli altri organi dell’addome, rende il tumore del pancreas una delle forme di neoplasia più difficili da diagnosticare in fase iniziale e quindi da curare.
Il percorso diagnostico prende il via, in genere, con un’accurata visita da parte del medico per identificare la presenza di eventuali segni o sintomi della malattia e per raccogliere informazioni sulla storia medica personale e familiare.
- Visita specialistica
- Esami emato chimici
- Tomografia computerizzata dell’addome
- Ecografia dell’addome
- Colangiopancreatografia retrograda endoscopica (CPRE),
- Colangiografia transepatica percutanea
- Colangio risonanza magnetica nucleare
- Biopsia pancreatica
In una bassa percentuale di pazienti (20 per cento circa, cioè un paziente su cinque), la malattia viene identificata quando è ancora localizzata ed è quindi possibile procedere con l’asportazione chirurgica completa del tumore. L’intervento chirurgico è diverso a seconda della localizzazione del tumore. Per i tumori della testa del pancreas, il più comune è la cosiddetta procedura di Whipple che prevede l’asportazione in blocco della testa pancreatica, del duodeno, dell’ultima parte dello stomaco e della via biliare. In caso di tumori del corpo e della coda queste porzioni di pancreas vengono asportate in blocco con la milza.
Dopo l’intervento può essere necessario eseguire una chemioterapia, che rappresenta anche l’unica arma a disposizione, insieme alla radioterapia, per i tumori che non sono operabili. In casi selezionati si può ricorrere anche a una chemioterapia prima dell’intervento chirurgico, cosiddetta neoadiuvante.
Il follow-up del paziente è in genere di competenza dell’oncologo, che prescrive eventuali accertamenti, monitora l’andamento e gli effetti del trattamento e coopera con il medico di medicina generale (MMG).